Lui
nico

“L’unica “cosa” necessaria è la presenza di Gesù ed è la presenza necessaria alla vita, al cuore, a ciascuno di noi perché ciascuno di noi possa vivere veramente, interamente, pienamente. Quando “questa cosa necessaria”, la sua presenza necessaria, è vicina, prevale, è lasciata prevalere, abbraccia il cuore, abbraccia tutto l’umano, tutta la vita; e quando abbraccia il cuore, l’umano, la vita, abbraccia tutte le altre “cose”, abbraccia tutti i “fattori” della realtà, abbraccia tutto e tutti, proprio tutto e tutti. Quando questa “unica cosa necessaria” si rende presente è presente e visibile al cuore, allora il cuore la può abbracciare e, abbracciandola, è così pieno e felice da poter abbracciare e vivere liberamente, veramente e pienamente tutte le altre “cose”. La preferenza, la prevalenza di questa “cosa necessaria”, della presenza del “Meglio”, della presenza di Gesù, non solo non esclude nessuna cosa, nessun rapporto, non esclude nulla, ma è quella presenza che rende possibile abbracciare tutto e tutti, che significa, invera, compie ed esalta tutto il resto.
Quando preferiamo, lasciamo prevalere, predominare la sua presenza, quando la sua presenza necessaria prevale ed abbraccia il nostro povero cuore, allora tutto è possibile; quando la sua presenza necessaria avvince il nostro cuore tutto è possibile e tutto diventa avvenimento nel suo ambito: lasci semplicemente che sia avvenimento nel suo ambito. Come aveva capito santa Teresina quando pregava: “Attirami e basta…”. L’unica “cosa” di cui c’è bisogno è la presenza di Gesù e quindi è lasciar prevalere la presenza di Gesù, è lasciarsi attrarre dalla sua presenza con questa incessante domanda del cuore: “Attirami e basta”. Tutto quello che c’è da fare, da vivere, da favorire, da seguire, da domandare è la presenza di Gesù, della Felicità in persona; è lasciar prevalere la sua presenza, il suo sguardo, la sua grazia presente dentro una semplice, quotidiana e incessante tensione di tutto noi stessi.”

Nicolino Pompei