Domandiamoci: “che cosa” ha colpito, sconvolto, attratto Pietro, Andrea, Giovanni, Zaccheo, la Samaritana, Maria Maddalena…? Un insieme di leggi e di regole, di valori morali, di contenuti di verità oppure l’assoluta e sconvolgente diversità ed eccezionalità della presenza di Gesù, del suo sguardo, delle sue parole? La risposta ci viene data direttamente da loro: “Non abbiamo mai visto niente di simile… Nessuno ha mai parlato come quest’uomo…”. E invece noi da che cosa siamo stati colpiti, attratti, trascinati? Dalla stessa esperienza di attrattiva e di impareggiabilità umana attraverso l’umanità di coloro che sono segnati e attratti dalla medesima esperienza di Cristo.
Quello che è urgente non è una nuova modalità o una nuova strategia di annuncio di Gesù. Quello che può accendere il cuore di un uomo per la presenza di Cristo è l’incontro, l’imbattersi con la realtà, con la carne di uomini e donne che nel loro umano che vive, trasudano e sovrabbondano di una bellezza, di un amore, di una gioia, di una passione, di una accoglienza, di una libertà, di una intelligenza; di un’umanità impareggiabile e travolgente che scaturisce – che può solo scaturire – da una vita attratta e attaccata a Gesù: uomini e donne per cui la presenza di Gesù è così reale, presente e potente da determinare e sprigionare questa esperienza di impareggiabile e travolgente umanità.